Processi visibili
Da procedure disperse a una mappa consultabile con dipendenze, owner e priorità.
ITBizTransform Analytics aiuta le funzioni Finance, Compliance e Audit a rendere espliciti i passaggi critici del reporting, a collegare le eccezioni al punto corretto del flusso e a consolidare evidenze coerenti pronte per revisioni interne e richieste regolamentari.
Sequenze e dipendenze sintetizzate in mappe operative.
Segnali collegati a dati origine, regole e responsabilità.
Standard di nota e allegati adatti a audit e controlli.
Controlli di completezza su fonti di consolidamento con criteri di accettazione condivisi.
Scostamento non atteso con link al passaggio di flusso, storico dei controlli e note di follow-up.
Note operative con struttura coerente per agevolare revisioni interne e verifiche a campione.
La nostra logica unisce processi, dati e controlli per ridurre rilavorazioni, migliorare la qualità delle note e semplificare la ricostruzione delle decisioni.
Da procedure disperse a una mappa consultabile con dipendenze, owner e priorità.
Le eccezioni diventano eventi spiegati, non solo numeri da rincorrere.
Standard narrativi e documentali per velocizzare audit e controlli interni.
Ogni modulo nasce da un’esigenza operativa: mappare, controllare, spiegare e archiviare in modo coerente. L’adozione può iniziare da un singolo flusso e crescere per priorità.
Identifica passaggi, dipendenze e ruoli partendo da procedure e template interni.
Collega anomalie a regole, dati origine e impatto sul flusso.
Raccolta ordinata con versioni, owner e criteri di completezza.
Sintesi concise e verificabili per comitati e stakeholder interni.
Checklist dinamiche, controlli di coerenza e segnalazioni guidate per ridurre rilavorazioni in chiusura.
Collega requisiti nazionali ed europei ai passaggi reali del processo con una vista condivisa.
Struttura evidenze e note in modo uniforme per preparare revisioni interne con tempi più stabili.
Non partiamo da modelli astratti: osserviamo la sequenza operativa, definiamo checkpoint e inseriamo automazioni dove la qualità è misurabile.
Procedure, template, ruoli e dataset per ottenere una vista concreta del ciclo di reporting.
Definizione di controlli, priorità e criteri di completezza con responsabilità esplicite.
AI per eccezioni, narrative e standard di evidenza senza perdere governance.
Ajustamenti basati su evidenze di audit, feedback interfunzionale e variazioni normative.
Simuliamo scenari tipici di chiusura, eccezioni ricorrenti e richieste di verifica per creare standard robusti e definire priorità realistiche.
Sessioni pratiche per allineare linguaggio e responsabilità.
Strutture riutilizzabili per note e allegati critici.
La priorità è rendere i controlli comprensibili e difendibili con un set di evidenze che non rallenti il lavoro quotidiano.
Indicatori qualitativi raccolti da workshop e prove operative.
I passaggi di reporting risultano più chiari e discussi con un linguaggio comune tra funzioni diverse.
Le eccezioni non sono più isolate: vengono collegate a regole e punti del flusso.
Documenti e note risultano più facili da ricostruire durante verifiche e revisioni interne.
Domande frequenti su adozione, integrazione e governance operativa.
No. L’approccio è pensato per affiancare strumenti e repository già presenti, migliorando mappatura e qualità delle evidenze.
Ogni checkpoint può includere owner, note standard, log di revisione e allegati collegati al passaggio di processo.
Sì. La modularità consente di partire da un solo flusso e consolidare progressivamente standard e controlli.
Una mappa dei checkpoint con eccezioni contestualizzate e un set di evidenze standard pronto per audit interno.
Per richieste operative o informazioni sui moduli, puoi contattarci direttamente o visitare la pagina dedicata.
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