Chiarezza interfunzionale
Stesso linguaggio tra Finance, Risk e Compliance per evitare interpretazioni divergenti sui controlli.
ITBizTransform Analytics nasce per colmare la distanza tra regole, dati e attività operative. Lavoriamo su mappatura dei flussi, definizione di checkpoint e costruzione di assistenti AI capaci di spiegare eccezioni e consolidare evidenze con un linguaggio utilizzabile ogni giorno da Finance, Compliance e Audit.
Partiamo da procedure reali e responsabilità effettive per costruire mappe di controllo che funzionano sul campo.
I segnali non restano numeri isolati: vengono collegati a regole, dati origine e impatti sul flusso.
Proponiamo schemi narrativi e documentali per stabilizzare audit interno e verifiche di compliance.
Vogliamo ridurre la distanza tra ciò che è scritto nelle procedure e ciò che accade nelle chiusure reali. La nostra missione è dare ai team una vista condivisa delle dipendenze, un modo più semplice per spiegare le eccezioni e un set stabile di evidenze utili nelle revisioni interne.
Stesso linguaggio tra Finance, Risk e Compliance per evitare interpretazioni divergenti sui controlli.
Contesto, priorità e note operative per trasformare la verifica in un percorso ordinato.
Strutture standard per note e allegati che facilitano audit interno e controlli di conformità.
Crediamo in un’AI che si inserisca in modo misurabile e controllato. Ogni proposta deve essere spiegabile e coerente con responsabilità interne, standard di revisione e aspettative regolamentari.
Output sintetici, tracciabili e accompagnati da riferimenti di processo.
Moduli attivabili per priorità senza stravolgere l’ecosistema esistente.
Standard utili sia a chi lavora nel flusso sia a chi verifica.
Lettura operativa di requisiti italiani ed europei nei checkpoint.
Un mix di esperienza su procedure di chiusura, governance dei controlli e qualità documentale con attenzione all’integrazione responsabile dell’AI.
Definizione di passaggi, dipendenze e responsabilità per una vista unificata del ciclo di reporting.
Inserimento di criteri italiani ed europei nei checkpoint e nelle note operative standard.
Suggerimenti operativi e lettura dei segnali con riferimento diretto al punto del flusso.
Strutture di documentazione e versioning che velocizzano verifiche e ricostruzioni.
Possiamo partire da un’area circoscritta, definire checkpoint condivisi e costruire un modello operativo pronto per essere esteso ad altri cicli di reporting.